Da Tange a Ito, ecco The japanese house
Al Maxxi, prima mostra in Italia dedicata alla casa giapponese
- Al Maxxi, prima mostra in Italia dedicata alla casa giapponese
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(ANSA) - ROMA, 08 NOV - La raffinatezza della Villa Imperiale di Katsura e la semplicità delle case rurali minka anni '50. Il movimento Metabolista anni '70, con progetti emblematici come la Nakagin Capsule Tower Building, e la sperimentazione della Miyajima o della Face House. Fino all'Arimasuton Building, dove la forma delle abitazioni è definita dagli stessi inquilini, o la Small Bathhouse in Izu, sospesa su una sorgente termale. Dal 9/11 al 26/2, debutta al Maxxi 'The Japanese House.
Architettura e vita dal 1945 a oggi', prima mostra in Italia sul tema della casa nell'architettura e società giapponese. Un viaggio, co-prodotto con Japan Foundation, Barbican Centre e Museum of Modern Art Tokyo, attraverso i lavori di archistar come Kenzo Tange, Toyo Ito, Kazuyo Sejima e Shigeru Ban; dei loro maestri finora meno conosciuti in occidente, come Seike Shirai, Kazuo Shinohara, Kazunari Sakamoto; e di nuovi giovani progettisti. Nell'allestimento di Atelier Bow-Wow, anche riproduzioni della House U di Ito e del rifugio di Ban.