Il giallo di Antonietta Longo, la “decapitata di Castel Gandolfo”: né la testa né l’assassino sono mai stati trovati. Il nipote: “C’entra un aborto clandestino”
<p>Un meccanico e un sacrestano, Antonio Solazzi e Luigi Barboni, il 10 luglio del ’55 raggiungono Castel Gandolfo in moto per una gita sul lago di Albano. Pranzano con dei panini, bevono qualche birretta e affittano un barchino. Fa caldo, uno dei due avverte un malore e si decide di rientrare. Si fermano davanti a […]</p> <p>L'articolo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/26/il-giallo-di-antonietta-longo-la-decapitata-di-castel-gandolfo-ne-la-testa-ne-lassassino-sono-mai-stati-trovati-il-nipote-centra-un-aborto-clandestino/7109898/" rel="nofollow">Il giallo di Antonietta Longo, la “decapitata di Castel Gandolfo”: né la testa né l’assassino sono mai stati trovati. Il nipote: “C’entra un aborto clandestino”</a> proviene da <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it" rel="nofollow">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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Un meccanico e un sacrestano, Antonio Solazzi e Luigi Barboni, il 10 luglio del ’55 raggiungono Castel Gandolfo in moto per una gita sul lago di Albano. Pranzano con dei panini, bevono qualche birretta e affittano un barchino. Fa caldo, uno dei due avverte un malore e si decide di rientrare. Si fermano davanti a […]
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