Sangalli: 'Sul fisco non è più tempo di manutenzioni ordinarie'
Confcommercio incontra Leo: 'Bene fare una riforma complessiva'
- Confcommercio incontra Leo: 'Bene fare una riforma complessiva'
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Servono "percorsi su misura, volti al miglioramento qualitativo delle finanze pubbliche, all'insegna di crescita sostenibile, capace di ricondurre il debito verso un livello prudente. E strategico, in particolare per il nostro Paese", avverte il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ospitando il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ad una riunione del consiglio generale dell'associazione.
"Per raggiungere questo necessario obiettivo, a livello politico interno occorre come prerequisito la coesione politica, la collaborazione tra istituzioni, l' efficienza delle pubbliche amministrazioni" come anche, dice Sangali, sul Pnrr "dobbiamo fare presto e fare bene".
In particolare sulla delega per la riforma fiscale, tema del confronto tra il viceministro e Confcommercio, "è davvero condivisibile - dice Sangalli - la volontà di procedere con una riforma complessiva, all'insegna della crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, il contrasto di evasione ed elusione, la semplificazione degli adempimenti e la certezza del diritto. Riforma complessiva, - avverte - anche perché non vi è davvero addetto ai lavori, cittadino o impresa che non concordi sul fatto che non è più tempo di manutenzioni ordinarie, c'è in gioco crescita economica e coesione sociale e territoriale".La presenza del ministro al consiglio dell'associazione "è un segnale di attenzione politica e di amicizia - viene colto - nei confronti di Confcommercio e delle imprese che rappresentiamo".
Nel merito della riforma, tra i punti evidenziati, è "giusta la razionalizzazione dell'Irpef con la riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, fermo restando il principio di progressività e perseguendo obiettivi di equità orizzontale".
Quanto all'Irap "la delega ne conferma il percorso di graduale superamento"; "va fugato il rischio dell'esito paradossale di un'imposta con base imponibile relativamente esigua, gravante sulle imprese più dinamiche ed efficienti con aliquota elevata".
Sul versante Iva "ben venga la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote. Ma, lo ribadiamo, la razionalizzazione non dovrà comunque tradursi in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi".