Roma: Mourinho: bene i punti, contava solo vincere
Juric: la classifica rispecchia nostro valore, rigore regalato
- Juric: la classifica rispecchia nostro valore, rigore regalato
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(ANSA) - TORINO, 08 APR - "L'aspetto che mi è piaciuto di più è rappresentato dai punti: in tutti gli sport conta solo vincere, sono contento di aver battuto il Toro perché era difficile": il tecnico della Roma, José Mourinho, commenta così il successo per 1-0 in trasferta contro i granata. "E' un risultato che non ti lascia tranquillo, con un 5-0 avrei avuto meno tachicardia e meno capelli bianchi - scherza lo Special One - ma sono soddisfatto per aver segnato senza subire reti con la mia squadra che si è rivelata organizzata e concentrata". I giallorossi sono saliti al terzo posto della classifica, "Ma siete sicuri che la Juve non sia già a 59? Siamo in Italia…" risponde ai microfoni di Dazn.
In conferenza stampa c'è spazio per un siparietto a distanza con Cassano: "Lui si diverte con le critiche, ma non mi interessa - la replica del portoghese - anche perché tutti voi sapete ciò che ho vinto, mentre lui a Madrid è ricordato solo per la giacca nel momento della presentazione e all'Inter non ha trionfato nemmeno la coppa di Lombardia".
Ivan Juric fa i conti con i limiti del suo Toro: "La classifica rispecchia il nostro valore - l'amara riflessione con la sua squadra scivolata all'undicesimo posto - e quando il livello degli avversari si alza, noi andiamo in netta difficoltà: abbiamo regalato un rigore in modo banale". I granata hanno creato poco: "Non riusciamo a renderci pericolosi da palla inattiva, è una nostra pecca - spiega il croato - perché facciamo pochi gol e ne subiamo troppi: è un grande peccato, perché tanti punti si conquistano proprio in questo modo". E' stata l'occasione per rivedere Belotti da ex: "Poteva dare di più da giocatore perché non era in condizione, come ragazzo però mi ha lasciato una bella impressione - il ricordo del Gallo, insultato dai suo vecchi tifosi granata - e all'inizio ci siamo salutati con l'amore che proviamo l'uno per l'altro". (ANSA).