Calcagno: "Sulle liste di C presto stato d'agitazione"

Calcagno: "Sulle liste di C presto stato d'agitazione"

Vicepresidente Aic: "Non si deve abbassare il livello tecnico"

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  • Vicepresidente Aic: "Non si deve abbassare il livello tecnico"
  • (ANSA) - ROMA, 04 AGO - "Appena si intraprende un percorso che pare giusto, si ritorna indietro a vecchie dinamiche. Così limitiamo chi vuole investire. Perché abbassare il livello tecnico? Perché abbassare il livello del contesto formativo dei giovani, costringendo i club a schierarli prima del tempo? Così si penalizza pure chi cerca davvero di programmare in modo virtuoso". Lo dice , in un'intervista a Tuttomercatoweb.com, Umberto Calcagno, vicepresidente vicario dell'Aia, in relazione alle liste di Serie C (22 calciatori con un solo slot per un giocatore nato dal 2001 in poi, massimo otto i prestiti, in campo ogni partita dovranno essere garantiti almeno 271' degli under, dunque tre giocatori più un cambio, non contando il recupero).
        "E' una strada progettualmente e logicamente inspiegabile.
        Questo crea anche storture di mercato, inevitabili, perché combinare le due questioni, rosa da 22 e minutaggio obbligatorio - aggiunge - porterà ad avere delle rose con massimo 10-12 Over.
        Non oltre. E questo è stato scelto da presidenti che sembrano mirare solo ad appiattire i valori tecnici del campionato per poter competere. Piuttosto, aumentiamo lo splafonamento del 40% per chi spende più di un milione".
        "A chi fa veramente formazione ragionata non diamo risorse - prosegue -. La situazione è aberrante dal punto di vista formativo: con la scusa dei giovani si supporta solo chi non vuol spendere. È una norma portata avanti da squadre che l'anno scorso hanno rinunciato a fare i Playoff. È indicativo di quanto interessi l'aspetto tecnico-sportivo. Tutto questo non si giustifica con la crisi economica: chi obbliga a prender più calciatori? Chi vuol spendere di meno costringe gli altri ad abbassare il livello. Non vanno mischiate le questioni tecnico sportive con quelle economiche. Proclameremo presto lo stato d'agitazione. Sentiremo i nostri e non sarà una cosa che lasceremo passare facilmente". (ANSA).