Stefano Pioli lascia la Fiorentina: 'In dubbio come tecnico e uomo, mi dimetto'

Stefano Pioli lascia la Fiorentina: 'In dubbio come tecnico e uomo, mi dimetto'

Tecnico ufficializza addio con una nota all'ANSA

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  • Tecnico ufficializza addio con una nota all'ANSA
  • La perdita della fiducia da parte della società e della proprietà, con l'implicito rimprovero di una sostanziale mancanza di serietà nella gestione dell'ultimo periodo della squadra: sono queste, a quanto filtra da ambienti vicini a Stefano Pioli, le motivazioni che hanno spinto il tecnico della Fiorentina alla scelta delle dimissioni, non ancora ufficializzate dal club ma a questo punto certe.

    Con due righe scarne la Fiorentina ha ufficializzato di aver ricevuto oggi le dimissioni di Stefano Pioli. L'allenamento odierno si sta regolarmente svolgendo sotto la guida del tecnico in seconda Giacomo Murelli.

    "Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, ho sempre garantito nel mio lavoro professionalità, rispetto e massimo impegno: a malincuore oggi mi vedo costretto a dover lasciare, dimettendomi, poichè sono state messe in discussione le mie capacità professionali e soprattutto umane": è un addio pieno di amarezza quello di Stefano Pioli alla Fiorentina, ufficializzato in una nota all'ANSA. Il tecnico ha rassegnato le sue dimissioni all' indomani del comunicato di proprieta' e societa' che invitavano lui e la squadra al massimo impegno e al rispetto della maglia.

    "Dal 7 giugno 2017, giorno della presentazione e dell'inizio del mio nuovo percorso Viola, fino ad oggi, mi hanno sempre accompagnato l'orgoglio e l'ottimismo di poter essere al centro di questo progetto tecnico", sottolinea Piolo nella sua lunga nota. "Un nuovo percorso - prosegue Pioli - di medio-lungo termine, nato a seguito di una rifondazione radicale, sia tecnica che umana e basato su giocatori giovani, che mi ha visto sempre in prima fila per fiducia, ottimismo e ambizione. Con questi ragazzi, nelle 2 stagioni passate insieme, abbiamo gioito e sofferto insieme, con uguale intensità, arrivando tutti (giocatori e le importanti persone che gli girano attorno) a superare ostacoli che per certi versi apparivano impossibili da oltrepassare. Queste esperienze ci hanno unito e fatto crescere ancor di più prima come persone e poi come professionisti. Tutti abbiamo sempre guardato con forza nella stessa direzione". Tutto questo, tiene a notare il tecnico dimissionario, "Firenze l'ha capito e si è unita attorno a noi tornando a riempire lo stadio e a sostenerci. Perché è Insieme che siamo più forti".

    Poi, Pioli spiega le motivazioni del suo gesto: "Mi sono sempre assunto le mie responsabilità in fatto di scelte, strategie, prestazioni, risultati. Ho sempre garantito nel mio lavoro professionalità, serietà, rispetto e massimo impegno con l'unico scopo di migliorare il patrimonio umano e tecnico che mi è stato messo a disposizione. A malincuore - dice - oggi mi vedo costretto a dover lasciare, dimettendomi, poiché sono state messe in discussione le mie capacità professionali e soprattutto umane". "Lascio un gruppo di ragazzi eccezionali che hanno avuto una tangibile crescita dal punto di vista professionale e del valore, nonché una squadra che ha l'opportunità di conseguire qualcosa di eccezionale giocandosi una semifinale di Coppa Italia. A seguito di questa scelta, per me dolorosa - e' la conclusione di Pioli - ci tengo a ringraziare di cuore innanzitutto chi ha percorso con me questo viaggio partendo dai miei giocatori, ragazzi a cui sono e rimarrò molto legato e che mai hanno fatto mancare valori tecnici e umani. Ringrazio le persone che lavorano vicino alla squadra, che rendono possibile lo svolgimento delle attività quotidiane in maniera professionale. Un grande grazie a Firenze e ai tifosi fiorentini; si è creato un legame speciale che porterò sempre con me, perché le avventure finiscono, ma le emozioni rimangono forti e presenti dentro tutti noi".