Il dolore silenzioso degli studenti. Spesso dopo quell’agognata laurea, non c’è un bel niente
<p>25 luglio, Pavia. Al termine della sessione estiva uno studente di medicina si toglie la vita in una residenza universitaria. Schiacciato dal timore di perdere la borsa di studio per via di qualche esame mancato, prima di compiere il gesto estremo invia una lettera al rettore. 7 ottobre, Bologna. Nelle acque del Reno viene ritrovato […]</p> <p>L'articolo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/27/il-dolore-silenzioso-degli-studenti-spesso-dopo-quellagognata-laurea-non-ce-un-bel-niente/7110573/" rel="nofollow">Il dolore silenzioso degli studenti. Spesso dopo quell’agognata laurea, non c’è un bel niente</a> proviene da <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it" rel="nofollow">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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25 luglio, Pavia. Al termine della sessione estiva uno studente di medicina si toglie la vita in una residenza universitaria. Schiacciato dal timore di perdere la borsa di studio per via di qualche esame mancato, prima di compiere il gesto estremo invia una lettera al rettore. 7 ottobre, Bologna. Nelle acque del Reno viene ritrovato […]
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