Aic e Lega Pro, un progetto per accompagnare carriera giocatori

Aic e Lega Pro, un progetto per accompagnare carriera giocatori

Si chiama 'you'll never walk alone'

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  • Si chiama 'you'll never walk alone'
  • (ANSA) - ROMA, 07 GEN - La carriera del calciatore è il "viaggio" di un ragazzo che diventa uomo. Un itinerario di maturazione che racchiude sogni, desideri e speranze, ma anche pressioni ed "esami" continui.
        Nello sport, oggi, il talento si giudica velocemente, lasciando poco tempo alla maturazione sportiva e umana del ragazzo. I risultati del breve periodo rischiano troppo spesso di essere l'unico metro di valutazione di una carriera. Un ragazzo, la sua famiglia, lo staff del club si trovano a non avere strumenti per comprendere e gestire le situazioni e le emozioni della carriera sportiva, scandita da tempi e dinamiche estremamente veloci.
        "YOU'LL NEVER WALK ALONE" è un progetto innovativo, ideato e promosso da Associazione Italiana Calciatori e Lega PRO che nasce con l'intento di seguire l'atleta nell'intero percorso di carriera, generando consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e del modo di affrontare i propri limiti.
        Psicologi e psicoterapeuti accompagneranno gli atleti, attraverso webinar tematici, verso il confronto personale. Uno "sportello" dove il singolo calciatore avrà modo di approfondire il proprio percorso e le proprie competenze a livello personale.
        "Abbiamo creato, all'interno dei nostri piani formativi, un percorso che arricchirà il bagaglio culturale dell'atleta, per una migliore gestione personale degli aspetti psicologici legati alla nostra professione" - ha dichiarato il Presidente AIC Umberto Calcagno. .Sarà un affiancamento culturale alla scoperta della persona, che riguarderà anche i settori giovanili delle società di Lega Pro, con l'obbiettivo di 'formare i formatori' della più grande agenzia educativa del nostro sistema, come facciamo da tempo con il nostro Dipartimento Junior". Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha aggiunto: "Il progetto è innovativo, la prima volta che si va in questa direzione. AIC e Lega Pro seguono la formazione, anche psicologica del ragazzo che diventa uomo, non la performance sportiva. Noi siamo la lega della formazione dei giovani calciatori non potevamo che muoverci così. Ancor più, oggi, che Covid-19, come Camus ci dice sulle pandemie crea incertezza e vulnerabilità". (ANSA).