Serie A in Cina, lettera d'intenti per partite di campionato e Var

Serie A in Cina, lettera d'intenti per partite di campionato e Var

Se ne discuterà domenica all'incontro con Figc e Lega

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  • Se ne discuterà domenica all'incontro con Figc e Lega
  • "Gare ufficiali" da disputare in Cina entro i prossimi tre anni, il progetto Var da avviare a beneficio degli arbitri locali e la diffusione delle partite di campionato italiano nello sterminato mercato cinematografico del paese dell'Estremo Oriente. Sono questi i punti principali della lettera di intenti - della quale l'Ansa e' in possesso - inviata dalla Federcalcio italiana alle autorità cinesi, della quale si discuterà nell'incontro di domenica in Figc per gli arbitri locali.  La lettera di intenti, che sarà discussa domenica in Figc con la delegazione di Pechino, fa riferimento a "gare ufficiali" da disputare entro i prossimi tre anni in Cina, senza specificare se serie A, Coppa Italia o Supercoppa, già ospitata in passato negli stadi cinesi e per la quale l'attuale contratto con l'Arabia Saudita prevede altre due partite entro i prossimi quattro anni. Quanto all'ipotesi, prospettata dalla Lega di A, di giocare una partita di campionato, al momento sussistono diversi ostacoli, regolamentari-organizzativi. Per il resto, la lettera di intenti prevede un intenso scambio di conoscenze, con partite amichevoli, ritiri, sviluppo del marketing. In particolare, si ipotizza "l'organizzazione di gare amichevoli tranazionali italiane, maschili e femminili, e squadre locali"; un supporto al marketing cinese, "compreso il supporto allo sviluppo e alla valorizzazione degli strumenti di comunicazione on-line rivolti ai tifosi"; e ancora la possibilità di organizzare "ritiri e gare amichevoli delle squadre nazionali cinesi sul territorio italiano" e la commercializzazione in Cina "dei diritti relativi alla storia della nazionale italiana", inclusi memorabilia e materiale di merchandising. Nella lettera si prevede poi "la diffusione delle gare dei campionati italiani nei cinema cinesi", la partecipazione di 'leggende' azzurre ad eventi in Cina, incluse gare con rappresentative locali. Infine la Var: la bozza da accordo parla di "assistenza e supporto allo sviluppo della tecnologia VAR a supporto dei direttori di gara cinesi".

    Idea A in Cina, ma da Fifa già un no Liga - Mentre Federcalcio e Lega Serie A trattano con Pechino su un progetto a 360 gradi che può includere anche "partite ufficiali" in Cina, diverse leghe europee da tempo ragionano sulla possibilità di esportare all'estero un match di campionato. In particolare la Liga spagnola, che nei mesi scorsi aveva chiuso un accordo per disputare a gennaio 2019 la sfida fra Barcellona e Girona a Miami, negli Stati Uniti, ma è stata stoppata dall'opposizione della Fifa, guidata da Gianni Infantino. Il 26 ottobre dell'anno scorso, il Consiglio della Uefa, riunito in Rwanda, "concordando con l'opinione espressa dal Football Stakeholders Committee, ha enfatizzato il principio sportivo per cui le partite ufficiali di campionato debbano essere giocate all'interno del territorio della rispettiva federazione". La partita in Florida è saltata ma la Liga, guidata da Javier Tebas, ha minacciato ricorso al Tas e ribadito l'intenzione di disputare al più presto una partita negli Usa, sulla falsariga degli sport americani (basket Nba, football Nfl, baseball Mlb e hockey Nhl), che ormai di consuetudine esportano alcuni match in altri continenti.